Gli oggetti che accompagnano il feretro
Per effettuare una scelta al meglio, vi indicheremo di seguito tre macro-categorie di oggetti che possono essere presi in considerazione:
- Oggetti personali
- Oggetti religiosi
- Altri oggetti
Prima di entrare nel dettaglio, è importante ricordare che qualsiasi elemento venga aggiunto, il suo materiale e le sue dimensioni non devono in alcun modo pregiudicare la regolare conservazione del feretro.
Solitamente si prediligono oggetti di dimensione ridotta, facilmente posizionabili all’interno della bara accanto al corpo del defunto, nelle tasche degli indumenti o da appoggiare sulla salma.
Oggetti religiosi
In questo caso faremo riferimento alla religione cattolica in quanto maggiormente presente in Italia, tra gli oggetti più utilizzati troviamo:
- Bibbia o libri di preghiere
- medagliette con volti sacri
- crocifisso
- immagini sacre
- rosario
- ramoscello d’ulivo simbolo di pace
Questi elementi ci ricordano che la tradizione cristiana fa riferimento a molteplici simboli che collegano il corpo in vita terrena e l’anima che vivrà nell’aldilà.
In alcuni casi, infatti, gli oggetti vengono aggiunti perché importanti per il defunto, in altri, perché si crede che possano agevolare la dipartita dell’anima.
Oggetti personali
Qui entriamo nella sfera più privata della persona e riportiamo un elenco che contiene alcuni degli elementi più utilizzati per uomini e donne. Si tratta sia di oggetti che il defunto utilizzava nella sua vita quotidiana, per necessità o per piacere, che di oggetti che i parenti vogliono includere nella bara come gesto di affetto:
- pettine/spazzola
- occhiali da vista
- ciabatte
- album fotografico della famiglia
- crema per le mani
- collane, orologi, orecchini (si sconsiglia di lasciarli se particolarmente pregiati)
Altri oggetti
- Fiore tra le mani molto utilizzato
- Oggetti vari da “far consegnare ad altri defunti” nel caso in cui un parente ne faccia richiesta
- Lanterna per “non vagare nell’oscurità”
Un passo nella storia e nella letteratura
Il pensiero su “cosa mettere nella bara del defunto” ha una storicità rilevante che accomuna diverse popolazioni, aree geografiche e credi religiosi.
- Greci e romani coprivano gli occhi del deceduto con due monete
- Anche Dante parla di monete ne La Divina Commedia: Caronte, il mitologico traghettatore delle anime, chiedeva un pagamento per trasportare le anime sulla sua barca
- Sempre dalla Divina Commedia possiamo ricordare l’utilizzo di un pezzo di pane da dare alle fiere per placare la loro fame ed evitare che ostacolino il passaggio.
Cosa non mettere nella bara
Abbiamo già anticipato che non si consiglia di lasciare oggetti di valore e gioielli nella bara.
A questo aggiungiamo anche l’indicazione di evitare di lasciare alimenti e bevande e anche smartphone e device simili. I nostri sono semplici suggerimenti in quanto non esiste, ad oggi, una vera e propria legge che regolamenti cosa si possa e cosa non si possa posizionare nella bara con il feretro. Esiste, però, una regola legata alla cremazione: non è possibile lasciare oggetti di metallo nel cofano funebre.
Se ti va di raccontarci cosa ti è capitato di lasciare o di vedere nella bara di un parente o amico, puoi commentare l’articolo o scriverci sui nostri canali social.
Concludiamo ricordandovi che Essenziale offre supporto anche in caso di vestizione salme, fornitura e allestimento camera ardente.
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