Messa di riuscita, significato e perché celebrarla

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Di certo vi sarà capitato di prendere parte a una Messa di Riuscita, cerimonia molto diffusa nella cultura religiosa più popolare del centro-sud Italia. Conosciamo da vicino la Messa di riuscita, il suo significato e la storia.

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Cos’è la Messa di Riuscita?

Come espresso dalla parola stessa, è una Messa che si celebra in memoria del defunto trascorsi 7 giorni dalla sua morte.

La data della cerimonia viene comunicata in sede di funerale ed è poi divulgata ai parenti e agli amici più prossimi dell’estinto mediante telefonate o messaggi.

Ci si incontra in Chiesa per pregare e ricordare il defunto e, solitamente, si resta insieme anche subito dopo la Messa per condividere un momento più leggero e disteso attorno a una tavola imbandita.

La storia

Il nome “Messa di Riuscita” richiama il giorno di riposo che Dio si concesse dopo aver generato tutto il creato, il settimo giorno. Per tale ragione talvolta la cerimonia viene denominata con il termine “Settima”.

L’usanza ricorda anche la tradizione ebraica che celebra Lo Shabbat, la festa dedicata al riposo, il settimo giorno della settimana. Non è un caso, infatti, che in occasione della Messa di Riuscita, si preghi per l’eterno riposo di chi ci ha lasciato.

Le origini di questa usanza sono lontane nella storia e ci ricordano che la parola “Riuscita” è legata all’usanza di non uscire di casa per ben 7 giorni in segno di rispetto per il defunto. Solitamente la tradizione era portata avanti dai familiari più vicini all’estinto.

Solo dopo il settimo giorno, i parenti uscivano di casa, si recavano alla celebrazione della Messa di riuscita e riprendevano pian piano la regolare quotidianità.

Perchè far dire la Messa di Riuscita?

Abbiamo anticipato che questo rito è un’occasione per tenere vivo il ricordo del defunto. Aiuta a stringersi attorno al dolore dei familiari e consente di prendere parte al momento di cordoglio anche a chi, per svariate ragioni, non aveva potuto prender parte al funerale.

Con questa Messa ci si sente ancora più uniti in un clima leggermente più leggero. Si prega, si intonano canti e si ha la possibilità di scambiare qualche chiacchiera dedicata al ricordo in vita dell’estinto. In alcune circostanze ci si reca al cimitero per deporre fiori freschi sulla tomba e ci si incontra nella casa di un familiare per condividere un piccolo buffet.

Come organizzare una Messa di Riuscita

Vi riportiamo di seguito un breve elenco di attività da predisporre affinché si possa organizzare al meglio la Messa di Riuscita di un nostro caro.

  • Fissare la data con la parrocchia di riferimento
  • Comunicare la data in occasione del funerale
  • Far stampare e affiggere i manifesti che indichino la data della Messa di Riuscita
  • Comunicare la data a parenti e amici più prossimi tramite telefonate e messaggi
  • Allestire un piccolo buffet in casa per ringraziare gli accorsi

Quando ci si ritrova in casa, a distanza di una settimana dal decesso, è possibile condividere il ricordo e raccontare aneddoti, anche simpatici, della vita del caro defunto.

Si viene a creare un momento disteso in cui ci si sente liberi di sfogarsi e di riavvicinarsi man mano alla gestione della propria vita. Di certo non sarà facile, ma questo può essere un primo passo verso l’elaborazione del lutto.

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